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martedì 15 ottobre 2013
Il letargo
Il Letargo degli animali
Il letargo è uno stratagemma della natura che aiuta certi animali a superare i mesi più freddi dell'anno.
La respirazione diviene lenta, il battito cardiaco è quasi impercettibile, la temperatura diviene bassissima (intorno ai 10°), l'apparato digerente è inattivo e la sensibilità ridotta al minimo.
In natura sono tanti i fenomeni di "letargo", ovvero di rallentamento o totale stop alle attività.
Ma come fa un animale a sopravvivere? Da dove prende l'energia?
Prima di cadere in letargo l'animale accumula tantissime energie sotto forma di grasso corporeo a cui attingerà durante il letargo (che può durare da settimane a mesi!). Tra i più famosi animali che cadono in questo stato di torpore sonnolento troviamo il ghiro, le marmotte, i ricci e gli orsi. Nei paesi freddi anche altri animali cadono in letargo: serpenti, lucertole, chiocciole, tartarughe, rospi, rane, vermi, farfalle e tantissimi insetti!
Ma non tutti gli animali cadono in letargo, ce ne sono alcuni che non scelgono il letargo ma cambiano semplicemente stile di vita. Un esempio è lo scoiattolo: questo animale immaganizza molto cibo in diversi depositi, poi si costruisce un nido dove trascorrere l'inverno ed ogni giorno esce per andare a prelevare il cibo che aveva accumulato nei vari depositi!
Vi sono poi animali che del letargo proprio non sentono il bisogno, ad esempio i passeri e molti altri uccelli non migratori, le anatre, altri che dormono di giorno ma sono attivi di notte, come i cinghiali, i cervi, i camosci, i caprioli e le lepri.
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