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martedì 22 ottobre 2013

La cicala e la formica ...poesia

La Cicala che imprudente tutta estate al sol cantò,
provveduta di niente nell’inverno si trovò,
senza più un granello e senza una mosca in la credenza.
Affamata e piagnolosa va a cercar della Formica
e le chiede qualche cosa,
qualche cosa in cortesia per poter fino alla prossima primavera tirar via:
promettendo per l’agosto, in coscienza l’animale,
interessi e capitale.
La Formica che ha il difetto di prestar malvolentieri,
le dimanda chiaro e netto: - Che hai tu fatto fino a ieri?
- Cara amica, a dire il giusto non ho fatto che cantare tutto il tempo.
 – Brava, ho gusto; balla adesso, se ti pare.
 (Jean de La Fontaine)

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